La stagione estiva è alle porte! Da qualche settimana possiamo goderci i primi caldi e i cinguettii dei chiassosi e pennuti viandanti.
Le fioriture quest’anno sono rigogliose e passare tempo libero all’aria aperta è un vero e proprio atto d’amore verso noi stessi. Il viola tenue del glicine, l’amarezza del tarassaco, il profumo dell’aglio orsino e la robinia invadono città e colline, inerpicandosi fino alle pendici delle montagne.
Ora che il meteo è più accogliente è sicuramente una buona idea quella di passare più tempo in mezzo alla natura e in altura, dove l’aria è più pulita. Oggi parliamo di montagna e di camminate, ma anche di… peccati di gola!
L’unione di gusto e benessere insomma: qualche ora di camminata sui sentieri montani e un obiettivo chiaro, nitidissimo in mente. Il rifugio. Il premio. La mangiata che “ci siamo meritati”. E poco importa se poi esageriamo, perché questi sì che sono una sacra celebrazione in compagnia delle persone che amiamo. E una scorpacciata di saporite e sostanziose tipicità montane non è completa se non comprende anche un assaggio di formaggi di malga, o d’alpeggio. Ecco, oggi parleremo anche di loro!
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Nel periodo post lockdown esplorazioni e camminate nella natura selvaggia sono divenute passioni irrinunciabili per molti. A ben vedere è una bellissima novità, ma ricordiamoci di avere buon senso nella scelta dei percorsi più adatti a noi, anche in montagna.
Passeggiare in montagna porta benefici al corpo, soprattutto se viene fatto con costanza! In generale, dedicare 20/30 minuti alla camminata due o tre volte a settimana fa bene. Ci si può ritagliare un momento la mattina presto o una volta staccato da lavoro, anche per riordinare i pensieri. La montagna amplifica questi effetti positivi, ma necessita di più tempo e dunque il fine settimana è il momento ideale per svegliarsi di buon ora e andare alla ricerca di qualche posto incontaminato.
Camminare in montagna porta benefici anche grazie alla qualità dell’aria che respiriamo.
Immersi nella natura, poi, la bellezza del paesaggio fa bene anche alla nostra mente, che si rilassa man mano che spezziamo il fiato e prendiamo il ritmo. Lo stress diminuisce, si allentano le tensioni, ci sentiamo più leggeri. Una piccola parentesi di serenità, insomma.
Qualche approfondimento? Ecco altri benefici del camminare in montagna:
Il consiglio per chi si approccia per la prima volta alla montagna è quello di iniziare in modo graduale, così da lasciare modo al fisico di abituarsi alla fatica delle salite e delle discese.
Uno dei dubbi che si possono riscontrare quando ci si approccia alla montagna è: ma io non so nemmeno da dove partire. Non conosco sentieri, o non sono allenato! Come posso orientarmi? Da dove prendo spunto? Agli abitué dico “Fermi! Non scappate!”. Quelli che vi lascio di seguito sono spunti sia per le nuove leve sia per chi va spesso in montagna:
Sul web ci sono moltissimi siti che forniscono mappe, sentieri, schede dei percorsi e requisiti per percorrerli!
Vi lascio una micro selezione, con la raccomandazione di cercare poi più nello specifico siti che si occupino del territorio regionale in cui vivete.
I formaggi d’alpeggio – o di malga – sono formaggi prodotti utilizzando il latte di vacche allevate nelle malghe di montagna. Qui gli animali pascolano all’aria aperta, sviluppando la loro muscolatura e godendo di ottima salute. In origine questi formaggi venivano prodotti solo in alpeggio, ma oggi è possibile produrli in pianura dopo aver trasportato il latte nei caseifici.
Che cosa significa “alpeggio”? Le malghe di montagna, definite anche alpeggi, sono abitazioni dotate di stalle che si trovano sui monti. Nel periodo che va da giugno a settembre qui vengono portate le mucche e gli animali a pascolare.
Il benessere di cui godono le vacche durante la loro permanenza in alpeggio dà origine a un ottimo latte, da cui si ricavano formaggi eccezionali e rinomati in tutto il mondo. L’alpeggio riveste un ruolo importante nel proteggere il paesaggio e l’ambiente. È il fulcro della ruralità in quota, indispensabile per conservare i pascoli dall’avanzata del bosco.
Parlare di proprietà nutrizionali dei formaggi di malga è molto complicato. Ce ne sono di molti tipi ed ognuno ha le sue specifiche caratteristiche che variano enormemente. Vediamo qualche esempio.
Lombardia, Veneto e Friuli: Asiago, Montasio, Bitto e Casera. Hanno sentori di vegetali fermentati e si definiscono amari.
Alpi valdostane: Fontina e Gruviera. Qui il sentore amaro non è invece presente.
Strano parlare di formaggi di stagione, vero? Eppure ha un senso! Vediamolo brevemente.
In genere i formaggi d’alpeggio vengono prodotti in estate. In questo periodo dell’anno gli animali hanno accesso a pascoli verdeggianti, dove si nutrono in libertà di una gran varietà di vegetali. Questo conferisce sapori e profumi caratteristici ai formaggi che vengono prodotti!
Ma in inverno non si producono proprio? No, la produzione avviene anche in inverno. In questo periodo le vacche rimangono perlopiù in stalla e vengono alimentate con il foraggio. Le caratteristiche del prodotto finale sono perciò diverse.
I formaggi di malga hanno un interessante contenuto di proteine e di minerali. Il calcio ci aiuta a mantenere in salute le ossa, ad esempio. Molti formaggi contengono anche vitamine, come l’asiago che ha un buon contenuto di vitamine E ed A.
Nonostante questo, ricordiamo sempre che i formaggi di malga sono fonte di grassi saturi, di colesterolo e di sodio e vanno quindi consumati con moderazione.
Fonti:
(Humanitas)